Ho maturato una corposa esperienza clinica nella terapia del disagio psicologico in età adulta lavorando in ambito ospedaliero e nel settore medico privato.
Sono specializzata nel trattamento di:
- Disturbi d'ansia
- Disturbi depressivi
- Disturbi ossessivo-compulsivi
- Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
- Disturbi da sintomi somatici
- Disturbo da insonnia
- Difficoltà relazionali e affettive
- Problematiche esistenziali e identitarie
- Disfunzioni sessuali nell'uomo e nella donna
Effettuo percorsi di psicoeducazione e psicoterapia adattati alle neurodivergenze.
Disturbi d’ansia
L’ansia è una risposta emozionale fondamentale dell'essere umano di fronte a potenziali pericoli. Nella prospettiva biologico-evolutiva, rappresenta una reazione fisiologica e psicologica adattativa che aiuta l’organismo a rispondere alle minacce ambientali. Tuttavia, può diventare patologica (disturbo d’ansia), quando risulta eccessiva rispetto alla situazione che si sta affrontando, persiste nel tempo e compromette la qualità della vita.
Un esempio di ansia patologica è l’attacco di panico, che si manifesta con un'improvvisa ondata di intensa paura o disagio in situazioni in cui la maggior parte delle persone non avvertirebbe tale malessere. Questo attacco è spesso accompagnato da sintomi somatici come sudorazione, difficoltà respiratorie, tachicardia, tremori e nausea, oltre a sintomi cognitivi, come la paura di perdere il controllo, di svenire, di morire o di impazzire. Se gli attacchi di panico si ripetono e la persona vive costantemente nel timore di un nuovo attacco, con comportamenti evitanti, si parla di disturbo di panico.
Tra i disturbi d’ansia più comuni troviamo il disturbo d’ansia generalizzato, caratterizzato da una preoccupazione persistente e sproporzionata riguardo a molteplici eventi e situazioni, la fobia sociale, che implica una paura eccessiva di situazioni sociali dovuta al timore di essere giudicati negativamente, e le fobie specifiche, che si manifestano con ansia significativa in risposta a specifici oggetti o situazioni.
Fonte: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5 (APA, 2013)
Disturbo ossessivo-compulsivo
Fonte: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5 (APA, 2013)
Insonnia
L’insonnia primaria o psicofisiologica è un’alterazione disfunzionale, stabile e reiterata del sonno, caratterizzata da problemi nella latenza di addormentamento, nel mantenimento del sonno e nei risvegli precoci. Essa produce effetti sia notturni che diurni e implica una percezione soggettiva errata del proprio sonno, convalidata da fattori di mantenimento soggettivi: cognitivi, emotivi e comportamentali, oltre a quelli legati all’igiene del sonno.
Soffrire di insonnia psicofisiologica significa riposare male durante la notte e lamentare un significativo disagio nelle ore di veglia, con conseguente compromissione del funzionamento sociale e lavorativo. Inoltre, chi ne soffre può andare più facilmente incontro a problemi emotivi e affettivi, tipici di altre aree psichiche, come forme ansiose, depressive e disturbi dell’adattamento. In questo senso, la valutazione e il trattamento psicologici rivestono un’importanza non solo terapeutica, ma anche preventiva.
Fonte: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5 (APA, 2013)
Disturbi depressivi
Uno stato depressivo si caratterizza per la presenza di umore depresso per la maggior parte del giorno, una marcata diminuzione o perdita di interesse e piacere per le attività quotidiane, significativa perdita o aumento di peso, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotori, faticabilità o mancanza di energia, eccessivi sentimenti di autosvalutazione o colpa, difficoltà a prendere decisioni e ricorrenti pensieri di morte. Questi sintomi causano un notevole disagio e compromettono il funzionamento in diverse aree della vita quotidiana.
Comportamenti tipici della persona depressa includono l’evitamento, l’isolamento sociale, la riduzione dell’attività sessuale e tentativi di suicidio.
Se a tali vissuti si alternano fasi caratterizzate da un cambiamento evidente e significativo rispetto al comportamento abituale (ad esempio, umore anormalmente e persistentemente elevato, irritabilità, diminuito bisogno di sonno e agitazione psicomotoria), si parla di depressione bipolare.
Fonte: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5 (APA, 2013)
Ipocondria e cybercondria
L’ipocondria è la preoccupazione legata al timore o alla convinzione di avere una grave malattia, basata sull’erronea interpretazione di sintomi e funzioni corporee. Un comportamento tipico di chi soffre di questo problema è la continua ricerca di rassicurazioni medico-diagnostiche.
Il bisogno di rassicurazione può manifestarsi anche attraverso ricerche incessanti su internet, come nel caso della cybercondria, un neologismo apparso all’inizio degli anni Duemila che si riferisce alla crescente condizione di ansia che alcune persone provano quando utilizzano internet per ottenere informazioni sul proprio stato di salute.
Sindromi e disturbi funzionali
I disturbi funzionali sono caratterizzati da sintomi autoriferiti di natura organica, come cefalea, fibromialgia, disturbi gastrointestinali, colon irritabile, dolori muscolari, acufeni e vertigini, dolore toracico non cardiaco e dermatiti atopiche. Questi sintomi non trovano riscontro negli esami clinici e strumentali, ma producono un’autentica sofferenza in chi ne è affetto. Tali somatizzazioni possono cronicizzarsi nel tempo e diventare veri e propri disturbi strutturati, noti come sindromi.
Fonte: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5 (APA, 2013)
Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono caratterizzati da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme del corpo. Possono manifestarsi in diverse forme, tra cui restrizioni dell’alimentazione come nell’anoressia nervosa, alternanza di digiuni e abbuffate alimentari con condotte compensatorie ricorrenti per prevenire l’aumento di peso, come il vomito autoindotto, l’abuso di lassativi e/o diuretici e un’eccessiva attività fisica, tipiche della bulimia nervosa. Altri sintomi includono alimentazione incontrollata accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo, come nel binge-eating.
Fonte: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM-5 (APA, 2013)
Problemi relazionali
I rapporti umani- familiari, di coppia, amicali e affiliativi- sono spesso influenzati da significati e aspettative personali che possono dar luogo a interpretazioni errate, impedendo un autentico incontro con l'altro. Emozioni come rabbia, gelosia, inadeguatezza e vergogna possono condizionare il nostro modo di relazionarci, facendoci percepire le relazioni come problematiche. In terapia, lavorando sui vissuti attuali e sulla storia dei legami affettivi, è possibile comprendere e dare un senso all'effetto che si genera nell'incontro con l'altro, aprendo a nuove e più efficaci modalità relazionali.
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